"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

mercoledì 10 maggio 2017

Basta animali nei circhi! Lo dicono anche i veterinari!




Come in tanti avrete già sentito, è stata ufficializzata la posizione della Federazione Nazionale Ordine dei Veterinari Italiani (FNOVI) in merito alla presenza degli animali nei circhi.

Con una nota indirizzata al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, è stato palesato il sostegno della Federazione, al Disegno di Legge 2287-bis, che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi.

La a professione medico veterinaria europea (FVE) ha voluto dichiarare pubblicamente che nei circhi non esiste la possibilità che il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze etologiche siano garantiti, nonostante le attività svolte dai medici veterinari in materia di prevenzione e di terapia delle malattie degli animali.

Nulla di nuovo per noi, ma è un messaggio molto importante per quanti continuano a negare la sofferenza degli animali nei circhi, ritenendo i video di maltrattamenti - che pur circolano su internet -"casi limite" !

Riproponiamo il video testimonianza di Tom Rider, un ex lavoratore del circo Ringling Brothers Barnun & Bailey  che, nauseato dagli abusi sugli animali di cui era testimone, ha lanciato l'allarme e ha deciso di informare il mondo.


Noi non siamo contro il circo, ma chiediamo che non vengano più utilizzati animali! 
Esistono, per fortuna, tante realtà differenti: sono sempre più numerosi e affascinanti i circhi cd. contemporanei, in cui viene esaltato solo il talento e il coraggio degli esseri umani!
Un esempio è il meraviglioso Cirque du soleil!

Non c'è bellezza, non c'è arte nello sfruttamento e nella sofferenza di animali incatenati!
Insegnate la bellezza e l'arte ai vostri bimbi! 


lunedì 8 maggio 2017

Per il TAR libero accesso dei cani nei parchi...ma il Comune non si adegua!










Una buona notizia per gli irpini  possessori di cani!

Il TAR Campania - Salerno con la sentenza n. 642/2017, confermando quanto già deciso con l'ordinanza cautelare n.551/2015, ha giudicato illegittimo il divieto assoluto di ingresso dei cani nelle aree verdi cittadine, e di conseguenza annullato l'ordinanza sindacale n. 133/2015 emessa dal Comune di Avellino che imponeva tale limitazione.

Ne avevamo già parlato e pur se oggi ci sentiamo ancora più soddisfatti e lieti - perché il provvedimento di merito risulta conforme alla decisione cautelare - non possiamo non registrare e segnalare la totale inerzia del Comune resistente nell'applicazione dell'ordinanza prima, e della sentenza poi.

Da una parte i segnali di divieto non sono stati rimossi per cui, chiunque non sia a conoscenza del provvedimento giudiziario, non potrà beneficiarne, ritenendo verosimilmente  tutt'ora sussistente il divieto di ingresso; dall'altra, ci sono state segnalate addirittura sanzioni irrogate a chi, seppur munito di paletta e sacchetti, abbia fatto entrare i propri cani nei parchi cittadini. Malgrado le rimostranze, pare che i vigili abbiano comunque proceduto con la verbalizzazione delle ammende.

Insomma, le nostre parrebbero una battaglia e una vittoria inutili.
Ma non è così, per il semplice motivo che la battaglia non è ancora finita.

Vi aggiorneremo sugli sviluppi!





martedì 19 aprile 2016

Comunicato stampa "Associazione vittime della caccia".


Diffusione del Comunicato Stampa di

Associazione Vittime della 

Caccia


DOSSIER STAGIONE VENATORIA 2015/2016

Come ogni anno, l'Associazione Vittime della Caccia pubblica i dati di morti e feriti, sia adulti, sia minori che, costantemente, accompagnano ogni stagione venatoria.
Relativamente alla stagione venatoria recentemente conclusa il bilancio è, come sempre, molto pesante:
- Morti totali = 24
- Feriti totali = 87
per un totale di 111 vittime.
Di queste 78 sono cacciatori che, con 18 morti e 60 feriti, sono vittime della loro stessa attività ludica.
Vittime non cacciatori di questa attività ad alta pericolosità sociale sono, invece, 33 in totale: 6 morti e 27 feriti.
Tra queste ci sono 2 minori morti e 4 feriti.
Nel conteggio sono esclusi casi di vittime per cadute, infarti od incidenti di altra natura che non siano le armi da caccia o vittime in altri contesti.
Sono, inoltre, esclusi dalla raccolta dati anche i casi di adulti che si suicidano con armi da caccia.
E' possibile visionare l'intero dossier alla seguente pagina

http://www.vittimedellacaccia.org/archivio/3149-avc-dossier2015-2016-vittime-in-ambito-venatorio.html



Impressionante la frequenza degli incidenti.
"In media 3 fattacci di cronaca al giorno per mano di cacciatori, con persone morte, ferite, aggredite o minacciate" dichiara Daniela Casprini dell'Associazione Vittime della Caccia che ha recentemente vinto al Tar (Veneto) contro il sindaco pro-caccia di Verona "senza tenere conto di centinaia e centinaia di casi contro animali domestici, fauna selvatica anche protetta, illeciti e crimini venatori. Tutto in soli 5 mesi ...".             



Per aiutare l'Associazione Vittime della Caccia Vi invito a visionare la pagina:

lunedì 21 settembre 2015

Caccia al cinghiale? Noi preferiamo andare a caccia di verità!


Ieri, purtroppo, si è aperta una nuova stagione venatoria e mi è sembrato il momento più adatto per pubblicare questo commento.

Ho impiegato un po' di tempo a decidermi a scrivere questo post.
 
Sapevo che avrei dovuto "studiare" pagine che non mi sarebbero piaciute,  leggere commenti, vedere immagini e video di caccia, ma in queste ultime settimane si è sentito di tutto a proposito del pericoloso aumento dei cinghiali e avevo necessità di capire, di approfondire, di entrare in questo mondo oscuro.
 
Purtroppo il problema è stato sollevato anche qui in Irpinia: pare che campagne e raccolti siano andati distrutti, uomini e bambini siano in pericolo, strade e automobili siano minacciate da famiglie di cinghiali indisciplinate.
I toni, insomma, sono degni di sollevare una seria preoccupazione sia per chi vuol credere a tale disastro, sia per chi - come la sottoscritta - è ormai certa che si tratti di un allarmismo esagerato volto unicamente a giustificare le azioni cruente che pur ci si appresta ad attivare. 
 
Abbiamo sentito amministratori e politici preoccupati e indaffarati nella ricerca di soluzioni.
Abbiamo ascoltato i pareri delle associazioni di protezione animale!
Addirittura il "coordinamento presidenti distretti di caccia" è intervenuto a dire la sua!
A Varese hanno anche organizzato corsi di caccia collettiva!
 
Personalmente e, confesso istintivamente, trovo ripugnante la soluzione di intensificare la caccia.
Ma non mi sono fermata al mio istinto e ho provato a studiare, intrufolandomi, mio malgrado, anche in siti dedicati alla cd. "arte venatoria"... 
 
Ho così scoperto che la caccia al cinghiale, oltre ad essere tra le più brutali e violente, non può considerarsi assolutamente la soluzione del problema perché è giudicata da esperti della materia la vera causa del problema. 
  
Partiamo dall'allenamento dei cani.
Leggo che per l'allenamento dei cani vengono utilizzati solo  cuccioli di cinghiale (per evitare che cinghiali adulti possano ferire i cani). I cinghialini verrebbero 
rinchiusi in appositi recinti per consentire ai cani di esercitarsi in quella che sarà poi la caccia vera e propria.
Provate a immaginare la scena!
Cuccioli di cinghiali terrorizzati, inseguiti per ore da cani eccitati dalle urla e dal sangue, morsi e feriti fino alla morte.
Senza contare che anche i cani possono subire lesioni o chissà che altro per mano degli stessi cacciatori, qualora giudicati inadatti "strumenti di caccia".
(...sorvolo su questo aspetto, limitandomi a segnalare che le campagne della nostra verde Irpinia sono colme di cani da caccia abbandonati al loro destino perché anziani o troppo mansueti e paurosi per cacciare...)
 
Quanto alla caccia vera e propria, poi, esistono varie tipologie,  per la gioia di tutti i cacciatori!
La classica battuta di caccia  (che pare sia causa di moltissimi incidenti) in cui squadre di cacciatori muniti di armi e cani si aggirano nelle nostre campagne alla ricerca delle loro vittime.
La cd. caccia con altane e protezioni alle poste, che consente di evitare pericoli per i cacciatori (le statistiche, infatti, parlano di un tasso elevatissimo di mortalità!), i quali,  imbracciati i fucili possono sparare comodamente  dalle loro postazioni.
Una volta che i cinghialai si sono sistemati nelle poste assegnate, alcuni cacciatori  seguono i cani alla ricerca delle tracce.
Individuato e braccato il cinghiale, i cacciatori spingono l'animale dinanzi alle postazioni degli altri cacciatori che colpiscono e uccidono le prede.
Esiste anche un tipo di caccia in solitaria, per i cacciatori più impavidi che appostandosi in solitudine, mimetizzandosi tra la natura, attendono la loro preda provando a tenere a freno l'adrenalina che, pare, possa essere avvertita dalla vittima.
Ovviamente, esiste anche il bracconaggio ossia, l'uso di trappole, tagliole, lacci e cavi d’acciaio, battute in zone protette, richiami elettromagnetici, visori notturni, e tante altre diavolerie inventate dalla mente cacciatrice.

Non avendo trovato nessun accenno di sospensioni e/o limitazioni della caccia al cinghiale in questi anni nelle nostre Regioni, sono giunta alla conclusione che i cacciatori sono sempre stati liberi di sparare, ferire, catturare e uccidere a loro piacimento. 
E allora?

A questo punto, la domanda che mi sono posta è - credo - abbastanza ovvia:
se la caccia al cinghiale perdura imperterrita da tanti anni, se in ogni stagione venatoria vengono uccisi cinghiali in numero impressionante e se non mi pare di aver letto da qualche parte che vi è stata una qualche sospensione dell'attività, perché questi animali continuano ad aumentare?
Perché si diffondono anche laddove precedentemente non vi erano?
 
 
Ho letto la lettera inviata al quotidiano "La Nazione", da Mariangela Corrieri, Presidente dell'Associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze, nonché membro del CAART - Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana e ho scoperto che sarebbe estinto il cinghiale autoctono maremmano, piccolo e  poco prolifico e che proprio i cacciatori avrebbero importato quello alloctono dell'est Europa grande e più prolifico.
Faccio mio il suo suggerimento e vi invito a leggere i seguenti documenti che spiegano scientificamente come "con la caccia le specie animali che sono già rare divengano ancora più rare e quelle che sono comuni diventino ancora più comuni":

  • Studio di ricercatori francesi nel dipartimento  Haute Marne. S.Servanty et al. Journal of Animal Ecology 2009 (indagine lunga 22 anni).

  • Studio del prof. Josef H. Reichholf direttore della Sezione Vertebrati del Museo Statale Zoologico di Monaco di Baviera

  • Studio di Norbert Happ noto conoscitore tedesco di cinghiali e cacciatore. Rivista venatoria Wild und Hund (23/2002)

  • www.abschaffung-der-jagd.de

  •          Studio, recentemente pubblicato sulla rivista Pest Management Science,Wild boar populations up, numbers of hunters down? A review of trends and implications for Europe” a cura di diversi autori provenienti da quasi tutti gli stati europei.
 
Insomma a me i conti non tornano per niente e mi insospettisce ancora di più l'atteggiamento riluttante del Governo...mi  chiedo come mai non si vogliano ascoltare le istanze e le proposte delle associazioni animaliste e si dia, invece, tanto credito alle affermazioni dei cacciatori...
 
Ciò che è certo è che mentre qualcuno di noi si interroga, cerando di studiare, di capire, da ieri le campagne italiane sono di nuovo terra di fucili e doppiette.
Resta tanta amarezza e la consapevolezza che chissà quanti altri animali dovranno essere sacrificati, prima che ci si renda conto dei giganteschi errori che stiamo commettendo...


giovedì 17 settembre 2015

"Animal day" e altri appuntamenti a tutela degli animali!



Buongiorno a tutti!

Stamattina vi segnalo un po' di appuntamenti imperdibili!

Stasera a Pratola Serra (provincia di Avellino) la festa per il 1000esimo piatto vegano

al mitico ristorante  'La Taverna dei Re' !

Poi, per chi ancora non lo sapesse, segnalo, inoltre,  il 1° "Animal day" di Roma:
l'appuntamento è per questo sabato 19 settembre in piazza del Popolo!

Sempre sabato 19 alle ore 14.30 si terrà un convegno contro gli allevamenti intensivi.

Martedì 22 settembre, invece, vi ricordo l'importantissimo convegno organizzato dalla LAV
sul tema "diritti degli animali"!

Buon giovedì antispecista a tutti!









martedì 15 settembre 2015

Aggressione dai cani: nuova proroga dell'ordinanza...poche novità!




Sono trascorsi 7 anni dalla  prima ordinanza (3 marzo 2009) del Ministero della salute che pose finalmente fine alla precedente regolamentazione che individuava una lista nera delle razze pericolose.
Si! Per quanto incredibile possa apparire a chi conosce e ama i cani (tutti i cani!), in passato esisteva un elenco di razze canine "geneticamente" pericolose!
Con quella prima ordinanza il Ministero mostrò una maggiore attenzione al tema, comprendendo che non esistono razze pericolose a priori ma che soltanto una buona educazione e formazione di cani e proprietari avrebbe potuto risolvere il problema delle "aggressioni"!
Da allora si è andati a avanti con proroghe annuali ma nulla nella sostanza dei provvedimenti è cambiato.
Con l'ordinanza del 3 agosto 2015, il Ministero della Salute ha rinnovato, ancora e per ulteriori dodici mesi, la precedente ordinanza del 6 agosto 2013!

L'unica novità è nell'ultima parte dell'art. 1 che così sostituisce il comma 5 della precedente ordinanza:
   <<I percorsi formativi  su  base volontaria possono essere promossi e organizzati autonomamente  anche da medici veterinari libero professionisti nel rispetto  dei  criteri sopra  indicati,  informando  il  comune,  il  Servizio   veterinario dell'Azienda sanitaria locale e l'Ordine professionale.>>
La modifica, voluta fortemente dal Sottosegretario De Filippo, mira a consentire non più solo ad ASL e Comuni ma anche ai medici veterinari liberi professionisti la possibilità di organizzare  percorsi formativi per proprietari di cani!

Ho voluto – ha sottolineato il Sottosegretario De Filippo - fare un ulteriore passo avanti affinchè la cultura del possesso responsabile e della prevenzione siano diffuse a livello sempre più capillare. In tal senso non si poteva prescindere dal coinvolgimento dei liberi professionisti, medici veterinari, che giornalmente prestano la loro opera su tutto il territorio nazionale incontrando i proprietari degli animali”.





venerdì 11 settembre 2015

Io posso entrare!



Una buona notizia per i cittadini avellinesi proprietari di cani!
 
Se fino a ieri era loro vietato l'ingresso con i propri amici a quattro zampe nelle aree verdi della città, adesso grazie all'ordinanza cautelare n. 551/2015 dalla seconda sezione del Tar di Salerno, non è più così!
 
Il Tribunale Amministrativo Regionale, infatti, ha accolto l'istanza presentata dall'Associazione A.n.p.a.n.a. di Avellino, così sospendendo gli effetti dell'ordinanza sindacale n. 133/2015 che disponeva "il divieto assoluto di condurre i cani nei giardini pubblici".
 
In attesa della decisione sul merito, la cui discussione è prevista per luglio 2016, sarà quindi nuovamente possibile passeggiare con i propri cani all'interno dei vari parchi della città, senza il timore di incorrere in sanzioni amministrative.
 
Resta fermo, ovviamente, l'obbligo di munirsi dei presidi di sicurezza e del necessario kit di raccolta delle deiezioni.
 
Buona passeggiata a tutti!